Porto Torres e dintorni: cosa vedere e quali attività fare in vacanza

Porto Torres e dintorni: cosa vedere e quali attività fare in vacanza

La Sardegna è una delle mete preferite dai turisti per passare delle vacanze avventurose e scoprire luoghi nuovi, e una delle località sarde più interessanti da visitare, se si amano i borghi, è sicuramente Porto Torres. Situato nella costa nord occidentale dell’isola, Porto Torres è un borgo famoso per le sue spiagge di sabbia bianca contornate dal mare turchese. Oltre a questo vanta il porto più grande dell’isola ed è nota per il suo centro storico, da scoprire passeggiando tra le sue stradine e scoprendo i suoi monumenti. Per arrivare in questa località, soprattutto se si sta viaggiando con la propria auto o il proprio camper, ci sono numerosi navi e traghetti da Genova a Porto Torres. Se non si ha idea di quali luoghi visitare, ecco alcune zone nei dintorni di Porto Torres che si devono assolutamente vedere.

Cosa vedere a Porto Torres

La prima cosa da visitare quando si attracca con la nave è sicuramente il centro storico. Qui ci sono tantissimi edifici e opere di interesse artistico e architettonico come la Basilica di San Gavino, una chiesa imponente immersa nella natura risalente all’anno mille. Appena si entra al suo interno si possono ammirare le sue 22 colonne in marmo che le donano un’atmosfera davvero suggestiva. Scopriamo poi il Ponte Romano risalente al I secolo d.C. costruito durante l’epoca dell’imperatore Tiberio. Quest’opera architettonica ospita sette meravigliose statue dedicate a delle divinità dei fiumi. Se poi interessa conoscere le radici del luogo si può visitare il Museo Archeologico Nazionale Antiquarium Turritano.

Parlando di escursioni c’è un luogo molto suggestivo che si raggiunge percorrendo un sentiero immerso nella natura: l’Altare di Monte d’Accoddi. Se lo si vuole visitare è bene ricordare di raggiungerlo nelle ore meno calde della giornata, al mattino presto oppure nel tardo pomeriggio sarebbe l’ideale, ricordando di mettersi la protezione solare e indossare un cappello per proteggersi dai raggi solari.

Siti archeologici da non perdere

Per gli amanti della tintarella c’è la Spiaggia di Platamona, un lunghissimo arenile circondato da mare color smeraldo. La principale attrazione naturalistica di questa zona è il Parco Nazionale dell’Asinara, qui oltre ai numerosi ritrovamenti archeologici si può ammirare la bellezza della natura selvaggia e incontaminata e vedere i tipici asinelli sardi. Tra i siti archeologici dell’Asinara il più importante è la necropoli di Su Crucifissu Mannu. All’interno di questo sito si trovano 22 tombe dentro le quali sono stati trovati alcuni crani forati.

Un altro sito importante è la Domus de Janas di Campu Perdu che risale al IV millennio a.C. Come in tante parti della Sardegna anche qui sono presenti vari nuraghi come il Nuraghe Nieddu, Nuraghe Margone e il Nuraghe Monte Elva. A nord ovest c’è un’altra zona di notevole interesse: il Parco Archeologico di Turris Libissonis, qui sono presenti i resti di una città romana e il ponte più grande della Sardegna con la sua lunghezza di 135 metri.

Le antiche terme: una passeggiata nella storia

I resti dell’antico complesso termale romano di Porto Torres è il secondo più grande della regione e si chiama il Palazzo di Re Barbaro. Questo complesso è stato costruito intorno al I secolo d.C., qui durante gli scavi è stato rinvenuto il Mosaico dell’Orfeo e i resti di un’abitazione patrizia finemente decorata. Questa abitazione è stata rinominata la Domus dei Mosaici perché il suo interno è decorato con un gran numero di affreschi e, per l’appunto, mosaici.