TUTTO QUELLO CHE C'È DA SAPERE SULLA PRODUZIONE E SUL CONSUMO DI SIGARETTE DI CANNABIS

TUTTO QUELLO CHE C’È DA SAPERE SULLA PRODUZIONE E SUL CONSUMO DI SIGARETTE DI CANNABIS

La canapa viene utilizzata per produrre una varietà di prodotti, tra cui marijuana, hashish, olio di CBD e molti altri. Poiché questa pianta ha molti fan che usano i suoi derivati per scopi ricreativi nei luoghi in cui è legale, diverse aziende hanno iniziato a produrre sigarette di canapa pronte all’uso.

 

In questo articolo scopriremo chi le produce, di cosa sono fatte e quali effetti possono avere sul corpo umano.

 

Chi produce sigarette di canapa e qual è la loro composizione?

Anche se non troverete mai un pacchetto di sigarette alla marijuana in una tabaccheria italiana, dovreste sapere che in diversi luoghi del mondo questo tipo di prodotto è presente da tempo sul mercato. Come probabilmente saprete, l’Olanda (o meglio, i Paesi Bassi) è il Paese più “libertino” d’Europa per quanto riguarda il consumo di canapa e dei suoi derivati e, non a caso, è possibile acquistare sigarette fatte non solo di tabacco, ma anche di infiorescenze di cannabis.

 

Le sigarette di marijuana si trovano facilmente sugli scaffali delle tabaccherie e dei supermercati nei luoghi in cui la tolleranza di questa pianta è sigillata a livello federale (tra cui alcuni Stati americani). Ma chi produce queste sigarette? Alcuni produttori di sigarette tradizionali hanno iniziato a promuovere (dove consentito) sigarette contenenti infiorescenze di canapa.

 

Tuttavia, poiché queste aziende non hanno il monopolio, altri marchi producono sigarette di canapa o marijuana sminuzzata per l’inalazione. In Italia, tuttavia, la vendita di prodotti analoghi è vietata, a meno che non si tratti di infiorescenze di cannabis light. Questa erba è lecita da vendere perché non contiene abbastanza THC (componente attivo psicotropo) da produrre effetti stupefacenti. Si considera che, sebbene l’erba light possa essere acquistata legalmente a scopo di collezionismo presso CBD shop dedicati come CBD Therapy Delivery per esempio, esiste una scappatoia legislativa un po’ umiliante sul suo uso ricreativo che si spera venga presto rettificata.

 

 

Fare una sigaretta di canapa

Poiché le sigarette di canapa non sono disponibili nel nostro Paese, gli appassionati di marijuana che vogliono fumare le sue infiorescenze devono prepararle da soli. Ma cosa è necessario per crearne una? Gli elementi grezzi, ovviamente, sono le infiorescenze di canapa (idealmente essiccate) e il tabacco. Oltre a questi elementi sono necessari anche un involucro, un filtro e un macinino.

 

Si tratta di un vero e proprio grinder con due sezioni cariche di denti che viene utilizzato per macinare la marijuana. Dopodiché, si prepara una miscela di cannabis e tabacco e la si stende sull’acero, lasciando uno spazio per il filtro, che può essere acquistato o fabbricato da un pezzo di cartone. Dopo aver inserito il filtro in un’estremità del cartoncino, iniziare a far scorrere i lati del cartoncino da un lato e dall’altro con la punta delle dita. In questo modo la miscela si condenserà e assumerà la tradizionale forma cilindrica.

 

Per i principianti, il passo più difficile è la chiusura della sigaretta. Poiché l’involucro ha un lato libero e uno colloso, arrotolate il secondo sopra il primo e, una volta arrivati alla fine, bagnate la striscia di colla con un po’ di saliva. Partendo dal filtro, posizionare la striscia adesiva sulla superficie della cartina e strofinarvi leggermente sopra il dito per sigillare la sigaretta.

 

 

Vantaggi e svantaggi delle sigarette di canapa

Per essere chiari, queste istruzioni per costruire una sigaretta di canapa non vogliono essere un incitamento al fumo, per due motivi: primo, qualsiasi inalazione, compresa la combustione, indica un danno sostanziale all’organismo, e secondo, il consumo di marijuana è illegale. Tuttavia, visto che siamo in tema, vorremmo parlare dei benefici dell’inalazione di canapa attraverso i polmoni, limitandoci alla canapa CBD, che è canapa legale. Il cannabidiolo è l’elemento attivo più abbondante della cannabis e, a differenza del THC, non ha effetti psicoattivi.

 

Da anni questa sostanza chimica è oggetto di innumerevoli ricerche scientifiche, molte delle quali hanno portato alla scoperta di straordinari effetti positivi. Il CBD, protagonista assoluto della canapa light (dove i livelli di THC devono essere inferiori allo 0,2% per legge), interagisce con il sistema endocannabinoide, che ha recettori in tutto il corpo. Il cannabidiolo contiene proprietà analgesiche, antinfiammatorie e calmanti. Il suo uso può favorire un sonno migliore e un senso di rilassamento generale, oltre a contribuire al trattamento di disturbi psicologici e fisici come ansia, stress, nausea, vomito ed emicrania.

 

Va da sé che fumare una sigaretta di canapa espone a una serie di controindicazioni. Infatti, la combustione comporta l’ingestione di diverse sostanze cancerogene presenti nell’involucro. Inoltre, a causa degli effetti rilassanti del CBD, fumare queste sigarette potrebbe creare problemi nella vita di tutti i giorni, in particolare nelle situazioni in cui è necessario rimanere svegli e attenti, come quando si guida o si lavora.